Sociolinguistica dei Social Media: le dinamiche della comunicazione online

Negli ultimi anni, i Social Media hanno rivoluzionato la comunicazione interpersonale, dando vita a nuove forme di interazione sociale e di partecipazione politica. Tuttavia, questi nuovi canali di comunicazione online possono anche presentare alcune sfide per la società, come la disinformazione, la discriminazione e i discorsi d’ odio.

L’influenza mediatica e la mente degli individui

La nostra mente è costantemente sottoposta a una serie infinita di stimoli, idee e immagini che incidono sulle dinamiche di funzionamento del nostro pensiero, avviando continui processi di adattamento e innescando cambiamenti. Qualora si tratti di suggestioni negative, queste possono recare danni non immediatamente percettibili.

Le rappresentazioni mediatiche e la loro influenza sui processi mentali degli individui hanno sempre suscitato l’interesse degli psicologi e dei sociologi della comunicazione che, nel corso di quasi cento anni, hanno cercato di analizzare il mondo delle comunicazioni di massa per individuare le cause di questo condizionamento.

Come tutti i mezzi di comunicazione di massa, pertanto, anche i Social media agiscono sulla percezione degli individui suscitando negli utenti-spettatori determinati comportamenti.

Le basi della sociolinguistica dei Social Media

La sociolinguistica dei Social Media si concentra sull’analisi delle dinamiche linguistiche e comunicative che si sviluppano sulle diverse piattaforme social. Questa disciplina combina le teorie e le metodologie della sociolinguistica, dell’analisi del discorso e della comunicazione digitale per comprendere le diverse forme di interazione sociale e di partecipazione sui Social Media.

Occorre ricordare che, come sostenuto da Arvidsson e Defanti, i media digitali hanno caratteristiche che li differenziano da quelli tradizionali tra cui

  • distribuzione (chiunque può accedere a informazioni e messaggi in maniera non asimmetrica);
  • interazione (il pubblico non subisce la comunicazione ma interagisce);
  • socialità (sfruttano le dinamiche sociali e i network tra persone provocando la nascita di comunità);
  • mobilità (accessibili in qualunque momento e da qualunque luogo).

Disinformazione, polarizzazione e discorsi di odio sui Social Media

Va da sé che il potenziale di raggiungimento del pubblico attraverso la comunicazione dei Social Media è infinito e più facilmente ingaggiabile da parte di aziende, enti, organizzazioni politiche e stampa. Tuttavia, un utilizzo inappropriato o poco etico, rende questi canali uno dei terreni più fertili per diffondere informazioni false, alimentare la polarizzazione politica e promuovere discorsi di odio.

I sociolinguisti e le sociolinguiste dei Social Media stanno cercando di analizzare alcune di queste problematiche, sviluppando nuove strategie per migliorare la qualità dell’informazione online e promuovere la consapevolezza critica dei contenuti diffusi e dell’importanza dell’espressione linguistica.

Promuovere la convivenza sociale sui Social Media

La sociolinguistica dei Social Media, tuttavia, può anche essere utilizzata per analizzare l’uso della lingua e del linguaggio da parte delle istituzioni pubbliche e delle aziende ai fini dell’analisi delle strategie di comunicazione adottate. In questo senso fornisce importanti indicazioni sulla loro attenzione alle esigenze e alle aspettative degli utenti e dei consumatori.

Infatti, l’analisi delle dinamiche linguistiche e comunicative è fonte di preziose indicazioni sulle tendenze di mercato e di opinione, sui comportamenti del proprio pubblico, nonché sui cambiamenti sociali legati proprio alla comunicazione online. Le risposte che scaturiscono dalle indagini di tipo sociolinguistico, possono essere utilizzate per migliorare la qualità dell’informazione online, promuovere la partecipazione e la convivenza ma anche per tutelare la reputazione aziendale.

Chiunque approcci al mondo della comunicazione online dovrebbe studiare con attenzione gli sviluppi dei nuovi studi in questo campo, non soltanto per contribuire a migliorare la partecipazione sociale ma anche per evitare la possibilità di danni di reputazione.

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